Posted on: Settembre 26, 2015 Posted by: admin Comments: 0

Ogni investigatore privato è tenuto a rispettare, nello stipulare i contratti di prestazione professionale, i limiti tariffari previsti dalle tabelle, debitamente affisse alla visione del pubblico nella sede dell’Istituto, approvate dalla Prefettura di competenza, al fine di evitare forme di concorrenza sleale.

Tali costi debbono poi essere chiaramente espressi anche nel mandato professionale necessario per attivare un servizio investigativo in modo chiaro ed evidente .

Queste sono premesse doverose e recinti normativi espressi che inquadrano l’ambito deontologico dei detectives privati, i quali debbono riferirsi a norme piuttosto chiare e definite anche nei provvedimenti attuativi collegati al Decreto Ministeriale 269/2010 che ha riformato il settore.

Tuttavia non è sempre lineare comprendere quanto costa un investigatore privato, poiché le agenzie investigative applicano spesso criteri molto differenti; alcuni istituti di investigazione tendono a forfettizzare i compensi rendendoli giornalieri, altri invece praticano delle tariffe orarie.

Ma se il costo della prestazione investigativa nella maggior parte dei casi è chiaro, non sempre viene evidenziato in modo del tutto comprensibile se si tratta di un costo finale oppure un costo ad investigatore impiegato.

E’ chiaro, nel caso dell’applicazione di un costo forfettario, che vi sono meno dubbi interpretativi e che spesso il costo è definito a prescindere dal numero degli investigatori utilizzati mentre nel caso di un “costo aperto” che si ha quando viene applicata una tariffa oraria, se non vengono precisate già in sede di incarico le ore massime da svolgere nei giorni di indagine, ed il numero degli investigatori da utilizzare, i conti finali possono riservare sgradevoli sorprese, a prescindere dal conseguimento del risultato dell’investigazione.

Va certamente letto con attenzione il modulo di incarico investigativo andando a verificare con cura soprattutto le clausole inerenti il rimborso delle spese (ad esempio le spese di trasferimento, di soggiorno o afferenti ticket di ingresso in locali) ed eventuali costi aggiuntivi riguardanti lo sbobinamento e la fascicolazione delle relazioni investigative.

Un serio investigatore privato di solito non ha bisogno di “giocare sull’equivoco” e quindi tali elementi variabili seppure leciti (il detective non può sapere a prescindere quanti chilometri dovrà percorrere o se il soggetto da pedinare entrerà o meno in un albergo) vengono precisati con chiarezza ed evidenza al cliente, mentre in alcune occasioni potrebbero essere inseriti in clausole non evidenziate a caratteri cubitali.

In ogni modo il costo dell’investigatore non è determinato solo dalle ore o dai giorni impiegati ne meramente dal numero dei detectives che si concentrano sul caso, ma anche dal grado di complessità delle indagini commissionate: per questo un’investigazione per accertare un’infedeltà coniugale non avrà di solito lo stesso costo di un’indagine difensiva o di attività investigative per il controspionaggio aziendale.

Mediamente il costo di un’investigazione può variare dai 1.200,00 ai 3.500,00 Euro per 4/5 giorni di investigazione, che non necessariamente debbono essere consecutivi e concatenati.

Se il legislatore non ha potuto asetticamente determinare quanto costa un investigatore privato, è potuto invece intervenire sulle caratteristiche del mandato investigativo che sono disciplinate nel già citato DM 269/2010.

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